Il principale evento organizzato in questo periodo è stata la conferenza tenuta da Lino Cavone, socio fondatore della Onlus Porte Aperte Italia, che ci ha parlato delle persecuzioni che stanno subendo oggi i nostri fratelli in tutto il mondo. La conferenza si è svolta sabato 9 giugno, nella sala della Chiesa Evangelica Metodista di Scala dei Giganti a Trieste.
Quando si parla di martiri della fede cristiana si pensa solitamente al passato remoto dei primi secoli del cristianesimo, o al passato prossimo della persecuzione ad opera dei regimi totalitari del secolo scorso. In realtà, il fenomeno è molto più esteso e presente di quanto generalmente si sappia e non si tratta solo di storia, ma anche e soprattutto di geografia. Sono coinvolti paesi islamici come lo Yemen o totalitari come la Corea del Nord, ma anche paesi a maggioranza nominalmente cristiana come il Messico e la Colombia, o l’Etiopia e la Somalia.
Porte Aperte è una Onlus costituita nel 1983 come base italiana di Open Doors International. Si impegna a sensibilizzare gli italiani a sostegno dei cristiani perseguitati nel mondo. Open Doors, fondata nel 1955 ad opera del missionario olandese Andrew van der Bijl (noto anche come Brother Andrew, il contrabbandiere di Dio), è un’organizzazione non denominazionale che agisce in tutto il mondo per la moblitazione della chiesa a favore dei credenti che vivono nei 50 paesi in cui la persecuzione religiosa è tuttora una realtà quotidiana. Uno dei compiti che si è data Open Doors è tenere aggiornata la World Watch List, cioè l’elenco di questi paesi e la valutazione del livello di persecuzione che devono subire coloro che vi vivono e che si professano cristiani, e non vogliono o non possono cercare rifugio in qualche altro paese.
Come attività regolare si sono tenuti settimanalmente gli incontri di condivisione fraterna a cui hanno partecipato credenti di diverse comunità, con la lettura condivisa di vari libri, secondo una formula che ha dato molti buoni frutti. A turno, leggiamo un libro cristiano che poi condividiamo in una serie di incontri della durata di circa un’ora lungo un periodo che di solito copre un paio di mesi. La condivisione del libro è soprattutto un’occasione per suscitare il dialogo tra i presenti.